BIANCHETTI: “RESETTIAMO L’ULTIMA PRESTAZIONE E CONTINUIAMO CON SERENITÀ”

Matteo Bianchetti nella tarda mattinata di oggi ha incontrato i giornalisti nella sala conferenze del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.

Due punti in 7 giornate, come state vivendo questo avvio?
“Sapevamo che si sarebbe trattato di un avvio difficile e tosto; qualche punto in più avrebbe fatto bene per la fiducia; comunque dobbiamo insistere e lavorare sulle nostre idee: le partite da vincere, i cosiddetti scontri diretti, arriveranno ora. C’è un po’ di rammarico, ma a parte con la Lazio che è stata una giornata no abbiamo sempre fatto le partite nel modo corretto. La serenità quindi non ci manca”.

A proposito di Lazio, cosa non ha funzionato?
“Con la Lazio abbiamo fatto bene i primi venti minuti, poi, dopo il secondo gol, abbiamo perso un po’ di fiducia e le distanze. Non dimentichiamo che questo è un gruppo nuovo composto anche da con tanti stranieri e in momenti particolari come quelli anche comunicare messaggi come “non molliamo, restiamo concentrati” a volte può incontrare difficoltà. Ma sono convinto si sia trattato di un momento di smarrimento: dobbiamo resettare e continuare a pensare che nelle precedenti sei partite abbiamo disputato buone prove”.

Quando è difficile è passare da una difesa a 4 come quella dello scorso anno alla difesa a 3?
“Si tratta di sistemi diversi, come è diverso giocare a uomo. Il mister ha insistito fin dall’inizio su questi concetti e secondo me siamo arrivati a buon punto nell’eseguire quanto richiesto. Resta fondamentale, però, arrivare a conoscere a fondo i propri compagni e per questo serve un po’ di tempo. La conoscenza è fondamentale, soprattutto in A dove al minimo errore ti puniscono”.

Anche diversi tuoi compagni di reparto sono stranieri, come ti trovi?
“E’ chiaro che a livello comunicativo qualche difficoltà la possa incontrare, ma è anche un’opportunità per affinare il mio inglese. La verità è che tutti i ragazzi si stanno impegnando tanto per imparare l’italiano e questo è fondamentale anche per conoscersi a fondo al di fuori dal campo e fare tesoro di pregi, difetti e aspetti caratteriali di ciascuno”.

Come state lavorando in questa settimana?
“Stiamo curando molto la parte fisica e atletica; dalla prossima settimana, con il rientro dei tanti nazionali, ci concentreremo invece sul Lecce sapendo che si tratta del nostro primo scontro diretto”.

Hai fatto il terzino in passato, ma per qualità sei un difensore centrale. Quanto è complicato in Serie A ricoprire il ruolo di terzino?
“In Serie B è meno complicato perché puoi far valere l’esperienza, se vogliamo anche la furbizia oltre alle caratteristiche tecniche e atletiche; in A è tutto diverso a cominciare dal motore e dalla qualità. Comunque in alcune partite, in base all’avversario che potrei trovarmi davanti, penso di poter fare anche il terzino”.

Come valuti a livello personale questo inizio di campionato?
“Sono contento, il mister mi sta dando l’opportunità di giocare: sono sceso in campo 5 volte su 7 ricoprendo diversi ruolo, il mister mi sta tenendo in considerazione e io sono contento di poter dare una mano”.

Mancavi da qualche stagione, come ha ritrovato la Serie A?
“Il livello è simile al passato è cambiato invece il gioco, ci sono diverse squadre che come noi giocano a uomo. Poi è cambiato a livello fisico”.

Il vecchio nucleo si sta facendo valere…
“Tutti ci sentiamo presi in grande considerazione e quando siamo chiamati cerchiamo sempre di dare il nostro meglio. Questo vale anche per chi finora ha trovato meno spazio di altri. Penso di poter dire che abbiamo dimostrato di poter fare la Serie A anche noi”.

Tra gli attaccanti che hai incontrato chi ti ha creato più problemi?
“Io sono un fan di Dzeko, per caratteristiche: non è facile marcarlo. E poi Immobile”.

Qual è il tuo rapporto con il mister…
“Con il mister c’è un ottimo rapporto, in questi mesi ha fatto un grande lavoro. E’ un allenatore che trasmette, oltre alle nozioni, passione e empatia”.

(Foto LaPresse)

www.uscremonese.it

Matteo Bianchetti nella tarda mattinata di oggi ha incontrato i giornalisti nella sala conferenze del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.

Due punti in 7 giornate, come state vivendo questo avvio?
“Sapevamo che si sarebbe trattato di un avvio difficile e tosto; qualche punto in più avrebbe fatto bene per la fiducia; comunque dobbiamo insistere e lavorare sulle nostre idee: le partite da vincere, i cosiddetti scontri diretti, arriveranno ora. C’è un po’ di rammarico, ma a parte con la Lazio che è stata una giornata no abbiamo sempre fatto le partite nel modo corretto. La serenità quindi non ci manca”.

A proposito di Lazio, cosa non ha funzionato?
“Con la Lazio abbiamo fatto bene i primi venti minuti, poi, dopo il secondo gol, abbiamo perso un po’ di fiducia e le distanze. Non dimentichiamo che questo è un gruppo nuovo composto anche da con tanti stranieri e in momenti particolari come quelli anche comunicare messaggi come “non molliamo, restiamo concentrati” a volte può incontrare difficoltà. Ma sono convinto si sia trattato di un momento di smarrimento: dobbiamo resettare e continuare a pensare che nelle precedenti sei partite abbiamo disputato buone prove”.

Quando è difficile è passare da una difesa a 4 come quella dello scorso anno alla difesa a 3?
“Si tratta di sistemi diversi, come è diverso giocare a uomo. Il mister ha insistito fin dall’inizio su questi concetti e secondo me siamo arrivati a buon punto nell’eseguire quanto richiesto. Resta fondamentale, però, arrivare a conoscere a fondo i propri compagni e per questo serve un po’ di tempo. La conoscenza è fondamentale, soprattutto in A dove al minimo errore ti puniscono”.

Anche diversi tuoi compagni di reparto sono stranieri, come ti trovi?
“E’ chiaro che a livello comunicativo qualche difficoltà la possa incontrare, ma è anche un’opportunità per affinare il mio inglese. La verità è che tutti i ragazzi si stanno impegnando tanto per imparare l’italiano e questo è fondamentale anche per conoscersi a fondo al di fuori dal campo e fare tesoro di pregi, difetti e aspetti caratteriali di ciascuno”.

Come state lavorando in questa settimana?
“Stiamo curando molto la parte fisica e atletica; dalla prossima settimana, con il rientro dei tanti nazionali, ci concentreremo invece sul Lecce sapendo che si tratta del nostro primo scontro diretto”.

Hai fatto il terzino in passato, ma per qualità sei un difensore centrale. Quanto è complicato in Serie A ricoprire il ruolo di terzino?
“In Serie B è meno complicato perché puoi far valere l’esperienza, se vogliamo anche la furbizia oltre alle caratteristiche tecniche e atletiche; in A è tutto diverso a cominciare dal motore e dalla qualità. Comunque in alcune partite, in base all’avversario che potrei trovarmi davanti, penso di poter fare anche il terzino”.

Come valuti a livello personale questo inizio di campionato?
“Sono contento, il mister mi sta dando l’opportunità di giocare: sono sceso in campo 5 volte su 7 ricoprendo diversi ruolo, il mister mi sta tenendo in considerazione e io sono contento di poter dare una mano”.

Mancavi da qualche stagione, come ha ritrovato la Serie A?
“Il livello è simile al passato è cambiato invece il gioco, ci sono diverse squadre che come noi giocano a uomo. Poi è cambiato a livello fisico”.

Il vecchio nucleo si sta facendo valere…
“Tutti ci sentiamo presi in grande considerazione e quando siamo chiamati cerchiamo sempre di dare il nostro meglio. Questo vale anche per chi finora ha trovato meno spazio di altri. Penso di poter dire che abbiamo dimostrato di poter fare la Serie A anche noi”.

Tra gli attaccanti che hai incontrato chi ti ha creato più problemi?
“Io sono un fan di Dzeko, per caratteristiche: non è facile marcarlo. E poi Immobile”.

Qual è il tuo rapporto con il mister…
“Con il mister c’è un ottimo rapporto, in questi mesi ha fatto un grande lavoro. E’ un allenatore che trasmette, oltre alle nozioni, passione e empatia”.

(Foto LaPresse)

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