HELLAS VERONA, CABAL: “FELICE DI ESSERE QUI”

Le principali dichiarazioni del nuovo difensore dell’Hellas Verona, Juan Cabal, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa tenutasi oggi, martedì 20 settembre.

Perché hai scelto il Verona? “Ho deciso di venire a Verona con la mia famiglia perché era un’occasione interessante considerando il valore del Club, della sua storia e della città. Sono sicuro di poter crescere professionalmente in questa squadra”.

Parlando del tuo debutto: il tuo ruolo è quello di difensore sinistro? “E’ stata una partita molto difficile, ma sono stato molto felice per il mio ingresso in campo. Un debutto che sognavo da quando ero piccolo. In merito al mio ruolo, come difensore posso giocare sia sulla sinistra che al centro”.

Sei qui in Europa anche per merito di tuo padre…“Vero, sicuramente è merito suo e di quello che mi ha insegnato. Ma devo ringraziare anche le persone che mi stanno vicino e le lezioni che mi ha dato e mi sta dando la vita. Ho avuto la fortuna di essere arrivato in Europa, sono felice per questo”.

Come vedi la tua crescita nel Verona e in Italia? “In Serie A maturano i grandi difensori, è una scuola per i centrali e sono contento che il ruolo del nostro mister, in passato, sia stato proprio quello. Sicuramente mi insegnerà tanto”.

Il primo impatto in Serie A? “Il campionato colombiano è di buon livello, ma qui ho trovato ancora più intensità rispetto a ciò a cui ero abituato. Questo mi ha anche portato a cambiare mentalità. Parlando proprio di impatto, inoltre, quando ho visto i nostri tifosi mi sono emozionato”.

Come valuti il momento del Verona? “Siamo un buon gruppo, formato da tanti giovani che hanno voglia di migliorare. Lavoriamo duramente perché non siamo contenti dei risultati e credo che la pausa ci aiuterà a unirci e crescere ancor di più”.

C’è la convinzione di poter raggiungere la salvezza? “Sì, da quando sono arrivato ho visto un grande gruppo e ho capito quanto duramente devo impegnarmi. Per centrare la salvezza servirà essere uniti, come una grande famiglia”.

In un futuro potresti alzare il tuo baricentro di gioco? “Le mie caratteristiche sono la velocità, la dinamicità e la tecnica. Detto questo, sono disposto a giocare nel ruolo che mi viene richiesto”.

Per un colombiano cosa significa vestire una maglia europea? “Per il mio paese e per il quartiere dove sono cresciuto è molto importante vedere un giovane ragazzo colombiano vestire la maglia di una squadra europea. Quella dell’Hellas Verona è per me un grande vanto”.

Hai avuto modo di visitare Verona? “Non conosco ancora bene la città, soltanto il centro storico. Sono arrivato con l’intenzione di conoscere innanzitutto la squadra e i suoi tifosi. L’obiettivo era mettermi subito al lavoro”.

Perché ho scelto il 32? “Il 23, che per tutti i giocatori di basket e di calcio è molto importante, era occupato, e così ho deciso di invertirlo”.

(Foto LaPresse)

www.hellasverona.it

Le principali dichiarazioni del nuovo difensore dell’Hellas Verona, Juan Cabal, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa tenutasi oggi, martedì 20 settembre.

Perché hai scelto il Verona? “Ho deciso di venire a Verona con la mia famiglia perché era un’occasione interessante considerando il valore del Club, della sua storia e della città. Sono sicuro di poter crescere professionalmente in questa squadra”.

Parlando del tuo debutto: il tuo ruolo è quello di difensore sinistro? “E’ stata una partita molto difficile, ma sono stato molto felice per il mio ingresso in campo. Un debutto che sognavo da quando ero piccolo. In merito al mio ruolo, come difensore posso giocare sia sulla sinistra che al centro”.

Sei qui in Europa anche per merito di tuo padre…”Vero, sicuramente è merito suo e di quello che mi ha insegnato. Ma devo ringraziare anche le persone che mi stanno vicino e le lezioni che mi ha dato e mi sta dando la vita. Ho avuto la fortuna di essere arrivato in Europa, sono felice per questo”.

Come vedi la tua crescita nel Verona e in Italia? “In Serie A maturano i grandi difensori, è una scuola per i centrali e sono contento che il ruolo del nostro mister, in passato, sia stato proprio quello. Sicuramente mi insegnerà tanto”.

Il primo impatto in Serie A? “Il campionato colombiano è di buon livello, ma qui ho trovato ancora più intensità rispetto a ciò a cui ero abituato. Questo mi ha anche portato a cambiare mentalità. Parlando proprio di impatto, inoltre, quando ho visto i nostri tifosi mi sono emozionato”.

Come valuti il momento del Verona? “Siamo un buon gruppo, formato da tanti giovani che hanno voglia di migliorare. Lavoriamo duramente perché non siamo contenti dei risultati e credo che la pausa ci aiuterà a unirci e crescere ancor di più”.

C’è la convinzione di poter raggiungere la salvezza? “Sì, da quando sono arrivato ho visto un grande gruppo e ho capito quanto duramente devo impegnarmi. Per centrare la salvezza servirà essere uniti, come una grande famiglia”.

In un futuro potresti alzare il tuo baricentro di gioco? “Le mie caratteristiche sono la velocità, la dinamicità e la tecnica. Detto questo, sono disposto a giocare nel ruolo che mi viene richiesto”.

Per un colombiano cosa significa vestire una maglia europea? “Per il mio paese e per il quartiere dove sono cresciuto è molto importante vedere un giovane ragazzo colombiano vestire la maglia di una squadra europea. Quella dell’Hellas Verona è per me un grande vanto”.

Hai avuto modo di visitare Verona? “Non conosco ancora bene la città, soltanto il centro storico. Sono arrivato con l’intenzione di conoscere innanzitutto la squadra e i suoi tifosi. L’obiettivo era mettermi subito al lavoro”.

Perché ho scelto il 32? “Il 23, che per tutti i giocatori di basket e di calcio è molto importante, era occupato, e così ho deciso di invertirlo”.

(Foto LaPresse)

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