Dopo il successo sul Malmö nella prima giornata di Champions League, la Juventus ospita il Chelsea all’Allianz Stadium. Mister Massimiliano Allegri e capitan Giorgio Chiellini, alla vigilia del match, hanno presentato la sfida rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
MASSIMILIANO ALLEGRI
«Abbiamo fatto un buon allenamento, a parte Ramsey sono tutti disponibili. Rabiot è a disposizione e domattina deciderò, ma quello che conterà sarà giocare una partita tecnica. Loro sono una squadra fisica, solida, Tuchel ha fatto un grandissimo lavoro, sono molto forti in contropiede e sulle palle inattive e per noi sarà un bel test anche sotto questo aspetto. Bisognerà giocare con pazienza quando abbiamo la palla, sarà difficile trovare varchi e dovremo essere bravi a stare in campo. La formazione la sceglierò domani, intanto ve ne dico quattro: giocano Szczesny, Locatelli, Alex Sandro e Danilo, devo decidere solo la posizione. Abbiamo giocatori con caratteristiche diverse, l’unica punta di ruolo è Kean e cercherò di mettere i due o tre davanti a seconda delle loro caratteristiche. Sarà fondamentale, come dicevo, disputare una bella partita dal punto di vista tecnico, pulita, con pazienza e divertendoci, sapendo che abbiamo di fronte una squadra che se sbagli una volta ti punisce. Quando si partecipa alla Champions si deve avere il desiderio di vincerla, questo ti porta a fare cose straordinarie. Domani giochiamo contro i campioni d’Europa, sarà una serata magnifica a prescindere. Bisogna avere l’entusiasmo, la voglia e l’emozione di giocare queste partite perché questo ti porta a fare cose straordinarie. Solo puntando al massimo puoi arrivare in cima. Il nostro desiderio, di ognuno di noi, è arrivare in finale, poi vedremo, ma l’obiettivo l’abbiamo in testa e bisogna volerlo andare a prendere. Vale lo stesso per lo scudetto. Questo fa la differenza per stare in una grande squadra. Poi non si può vincere tutti gli anni, perché ci sono anche gli altri e vincere non è una cosa normale, però quello che conta è il nostro desiderio».
«Bernardeschi contro la Sampdoria ha fatto una buona gara e ha ottime potenzialità inespresse – la risposta del Mister, interrogato sui singoli -. Deve fare partite di sostanza e al suo interno deve usare le sue qualità importanti. Finora ha sempre fatto bene quando chiamato in causa, tutto parte dalla testa, dalla cattiveria di un giocatore quando affronta le partite, in particolare quando ha la palla. Rabiot è su quella falsariga: quando uno gioca alla Juventus non può esser emesso in discussione, poi la differenza la fanno gli obiettivi che si pone, la voglia di migliorarsi tutti i giorni e la cattiveria con cui si allena, tira in porta, passa la palla o difende. Sembrano dettagli, ma sono quelli che fanno la differenza. Arthur è ancora indietro, durante la sosta giocheremo due amichevoli per metterlo in condizione nel più breve tempo possibile e far giocare chi finora ha giocate un po’ meno. Kean? Deve giocare e fare gol, che è una cosa che sa fare meravigliosamente bene perché calcia bene, sa attaccare la profondità e chiude bene l’azione. Deve migliorare nella tecnica individuale quando gioca con la squadra, ma ha già tanta esperienza. Da Chiesa mi aspetto quello che sta facendo ora e ancora meglio. Lui ha fatto molto bene, perché arrivare alla Juve e fare un’annata come quella dell’anno scorso non era semplice, poi aver fatto un Europeo di alto livello ha ridotto il margine d’errore. Per lui quest’anno è molto importante e molto più difficile dell’anno precedente».
GIORGIO CHIELLINI
«Domani secondo me sarà una gara più facile di quelle fatte ultimamente. Sono gare belle, facili da preparare perché l’attenzione è massima e tutto sarà portato ai massimi livelli dall’atmosfera che ci sarà. Giochiamo la prima di casa in Champions contro i campioni d’Europa che si sono anche rinforzati, quindi sarà una partita difficile quanto stimolante. Sono sicuro che faremo una grande partita e tutto l’ambiente, noi in primis, non vede l’ora di vivere questa grande serata. Giocare contro i migliori aiuta sempre a crescere. Gol subiti? In Champions ancora non ne abbiamo presi, speriamo sia di buon auspicio. Bisognerà essere bravi domani a non concedere ripartenze al Chelsea. Ci vorrà pazienza, velocità di gioco e non permettergli di giocare sulle loro qualità migliori. Aspettative? Ci aspettiamo di passare il turno, poi da febbraio in poi si aprono mille dinamiche tra sorteggi, infortuni, stati di forma ed evoluzioni delle squadre che possono cambiare il corso della stagione. In questo momento in campionato e in coppa è inutile fare programmi a lungo termine, ma si deve pensare al presente, cercando sempre di migliorare. Bisogna avere il giusto equilibrio, analizzando tutto con la giusta prospettiva e con consapevolezza».
«Vincere domani sarebbe importante perché vincere aiuta a vincere e fa bene al morale – ha proseguito il capitano -. Sarebbe prezioso anche in ottica girone, perché una vittoria ci permetterebbe di arrivare alle due sfide con lo Zenit con un match point e la possibilità di chiudere presto il passaggio del turno, il che non è cosa da poco e ci permetterebbe di gestire meglio le energie nelle ultime partite. Ci darebbe anche consapevolezza, ma quella deve darcela la prestazione a prescindere dal risultato».
(Foto LaPresse)
Dopo il successo sul Malmö nella prima giornata di Champions League, la Juventus ospita il Chelsea all’Allianz Stadium. Mister Massimiliano Allegri e capitan Giorgio Chiellini, alla vigilia del match, hanno presentato la sfida rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
MASSIMILIANO ALLEGRI«Abbiamo fatto un buon allenamento, a parte Ramsey sono tutti disponibili. Rabiot è a disposizione e domattina deciderò, ma quello che conterà sarà giocare una partita tecnica. Loro sono una squadra fisica, solida, Tuchel ha fatto un grandissimo lavoro, sono molto forti in contropiede e sulle palle inattive e per noi sarà un bel test anche sotto questo aspetto. Bisognerà giocare con pazienza quando abbiamo la palla, sarà difficile trovare varchi e dovremo essere bravi a stare in campo. La formazione la sceglierò domani, intanto ve ne dico quattro: giocano Szczesny, Locatelli, Alex Sandro e Danilo, devo decidere solo la posizione. Abbiamo giocatori con caratteristiche diverse, l’unica punta di ruolo è Kean e cercherò di mettere i due o tre davanti a seconda delle loro caratteristiche. Sarà fondamentale, come dicevo, disputare una bella partita dal punto di vista tecnico, pulita, con pazienza e divertendoci, sapendo che abbiamo di fronte una squadra che se sbagli una volta ti punisce. Quando si partecipa alla Champions si deve avere il desiderio di vincerla, questo ti porta a fare cose straordinarie. Domani giochiamo contro i campioni d’Europa, sarà una serata magnifica a prescindere. Bisogna avere l’entusiasmo, la voglia e l’emozione di giocare queste partite perché questo ti porta a fare cose straordinarie. Solo puntando al massimo puoi arrivare in cima. Il nostro desiderio, di ognuno di noi, è arrivare in finale, poi vedremo, ma l’obiettivo l’abbiamo in testa e bisogna volerlo andare a prendere. Vale lo stesso per lo scudetto. Questo fa la differenza per stare in una grande squadra. Poi non si può vincere tutti gli anni, perché ci sono anche gli altri e vincere non è una cosa normale, però quello che conta è il nostro desiderio».
«Bernardeschi contro la Sampdoria ha fatto una buona gara e ha ottime potenzialità inespresse – la risposta del Mister, interrogato sui singoli -. Deve fare partite di sostanza e al suo interno deve usare le sue qualità importanti. Finora ha sempre fatto bene quando chiamato in causa, tutto parte dalla testa, dalla cattiveria di un giocatore quando affronta le partite, in particolare quando ha la palla. Rabiot è su quella falsariga: quando uno gioca alla Juventus non può esser emesso in discussione, poi la differenza la fanno gli obiettivi che si pone, la voglia di migliorarsi tutti i giorni e la cattiveria con cui si allena, tira in porta, passa la palla o difende. Sembrano dettagli, ma sono quelli che fanno la differenza. Arthur è ancora indietro, durante la sosta giocheremo due amichevoli per metterlo in condizione nel più breve tempo possibile e far giocare chi finora ha giocate un po’ meno. Kean? Deve giocare e fare gol, che è una cosa che sa fare meravigliosamente bene perché calcia bene, sa attaccare la profondità e chiude bene l’azione. Deve migliorare nella tecnica individuale quando gioca con la squadra, ma ha già tanta esperienza. Da Chiesa mi aspetto quello che sta facendo ora e ancora meglio. Lui ha fatto molto bene, perché arrivare alla Juve e fare un’annata come quella dell’anno scorso non era semplice, poi aver fatto un Europeo di alto livello ha ridotto il margine d’errore. Per lui quest’anno è molto importante e molto più difficile dell’anno precedente».
GIORGIO CHIELLINI«Domani secondo me sarà una gara più facile di quelle fatte ultimamente. Sono gare belle, facili da preparare perché l’attenzione è massima e tutto sarà portato ai massimi livelli dall’atmosfera che ci sarà. Giochiamo la prima di casa in Champions contro i campioni d’Europa che si sono anche rinforzati, quindi sarà una partita difficile quanto stimolante. Sono sicuro che faremo una grande partita e tutto l’ambiente, noi in primis, non vede l’ora di vivere questa grande serata. Giocare contro i migliori aiuta sempre a crescere. Gol subiti? In Champions ancora non ne abbiamo presi, speriamo sia di buon auspicio. Bisognerà essere bravi domani a non concedere ripartenze al Chelsea. Ci vorrà pazienza, velocità di gioco e non permettergli di giocare sulle loro qualità migliori. Aspettative? Ci aspettiamo di passare il turno, poi da febbraio in poi si aprono mille dinamiche tra sorteggi, infortuni, stati di forma ed evoluzioni delle squadre che possono cambiare il corso della stagione. In questo momento in campionato e in coppa è inutile fare programmi a lungo termine, ma si deve pensare al presente, cercando sempre di migliorare. Bisogna avere il giusto equilibrio, analizzando tutto con la giusta prospettiva e con consapevolezza».
«Vincere domani sarebbe importante perché vincere aiuta a vincere e fa bene al morale – ha proseguito il capitano -. Sarebbe prezioso anche in ottica girone, perché una vittoria ci permetterebbe di arrivare alle due sfide con lo Zenit con un match point e la possibilità di chiudere presto il passaggio del turno, il che non è cosa da poco e ci permetterebbe di gestire meglio le energie nelle ultime partite. Ci darebbe anche consapevolezza, ma quella deve darcela la prestazione a prescindere dal risultato».
(Foto LaPresse)
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