I RAPPRESENTANTI DELLE LEGHE E I GIOCATORI FIRMANO IL MANIFESTO DELLA GOVERNANCE DEL CALCIO

Con la governance del calcio che entra in una fase critica, Fifpro ed European Leagues hanno concordato e firmato un manifesto in sei punti per chiedere un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano competizioni nazionali e calciatori in Europa, a partire da quello sul calendario internazionale post 2024.

Al Fifpro Policy Forum 2021 a Bruxelles il rappresentante delle leghe e il sindacato dei giocatori eri sera hanno firmato il documento per aprire la strada ad un giusto ed equilibrato risultato in cui tutte le parti interessate hanno un’influenza proporzionale nel processo decisionale.

I prossimi anni avranno un impatto importante sul calcio, compresi i cambiamenti imminenti al calendario delle partite dal 2024. La Fifpro ha 31 sindacati nazionali europei affiliati e le leghe europee rappresentano 32 campionati nazionali, rendendoli due dei portatori di interessi più importanti a nome dei dipendenti e dei datori di lavoro.

Il manifesto chiede un’adeguata rappresentanza delle leghe e delle unioni dei giocatori per concordare collettivamente su questioni che riguardano i loro membri sia a livello nazionale che globale. “Il quadro di governance per il calcio europeo deve riflettere i diritti delle parti sociali nel settore del calcio professionistico”, dice il primo punto del manifesto.

Al forum di Bruxelles hanno partecipato i membri del Parlamento europeo e del calcio portatori di interessi, compresi i gruppi di tifosi. I delegati hanno presentato esempi reciprocamente vantaggiosi di cooperazione tra giocatori, club e leghe a livello nazionale, su aree critiche come quella finanziaria, regolamentare, dei calendari delle partite e della tutela dagli abusi sessuali.

In una di queste collaborazioni, le leghe europee e la Fifpro hanno recentemente concordato di introdurre un quadro per migliorare la gestione della commozione cerebrale nei campionati nazionali.

L’amministratore delegato delle leghe europee Jacco Swart ha dichiarato: “È tempo per la governance del calcio a livello internazionale per lasciarsi ispirare e modellare dal buon funzionamento dei meccanismi di governance già esistenti nei mercati calcistici più sostenibili a livello domestico. Qui leghe, club e sindacati discutono, cooperano ma anche trovano accordi – sia collettivi che bilaterali – con le rispettive associazioni nazionali per consentire al nostro settore di prosperare a beneficio di tutte le parti interessate coinvolte, compresi gli appassionati di calcio”.

Il segretario generale della Fifpro Jonas Baer-Hoffmann ha dichiarato: “In un momento di cambiamenti imminenti che può cambiare profondamente il calcio, il gioco ha un disperato bisogno e merita equità e governance inclusiva. Lavoreremo a stretto contatto con le leghe europee per costruire un altro gioco sostenibile seguendo i principi di questo manifesto. Questi principi hanno bisogno anche di una riflessione urgente da parte di altri portatori di interessi per contribuire a un sistema di governance che stabilisca la proprietà condivisa e la gestione del calcio”.

CLICCA QUI per leggere il Manifesto.

Con la governance del calcio che entra in una fase critica, Fifpro ed European Leagues hanno concordato e firmato un manifesto in sei punti per chiedere un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano competizioni nazionali e calciatori in Europa, a partire da quello sul calendario internazionale post 2024.

Al Fifpro Policy Forum 2021 a Bruxelles il rappresentante delle leghe e il sindacato dei giocatori eri sera hanno firmato il documento per aprire la strada ad un giusto ed equilibrato risultato in cui tutte le parti interessate hanno un’influenza proporzionale nel processo decisionale.

I prossimi anni avranno un impatto importante sul calcio, compresi i cambiamenti imminenti al calendario delle partite dal 2024. La Fifpro ha 31 sindacati nazionali europei affiliati e le leghe europee rappresentano 32 campionati nazionali, rendendoli due dei portatori di interessi più importanti a nome dei dipendenti e dei datori di lavoro.

Il manifesto chiede un’adeguata rappresentanza delle leghe e delle unioni dei giocatori per concordare collettivamente su questioni che riguardano i loro membri sia a livello nazionale che globale. “Il quadro di governance per il calcio europeo deve riflettere i diritti delle parti sociali nel settore del calcio professionistico”, dice il primo punto del manifesto.

Al forum di Bruxelles hanno partecipato i membri del Parlamento europeo e del calcio portatori di interessi, compresi i gruppi di tifosi. I delegati hanno presentato esempi reciprocamente vantaggiosi di cooperazione tra giocatori, club e leghe a livello nazionale, su aree critiche come quella finanziaria, regolamentare, dei calendari delle partite e della tutela dagli abusi sessuali.

In una di queste collaborazioni, le leghe europee e la Fifpro hanno recentemente concordato di introdurre un quadro per migliorare la gestione della commozione cerebrale nei campionati nazionali.

L’amministratore delegato delle leghe europee Jacco Swart ha dichiarato: “È tempo per la governance del calcio a livello internazionale per lasciarsi ispirare e modellare dal buon funzionamento dei meccanismi di governance già esistenti nei mercati calcistici più sostenibili a livello domestico. Qui leghe, club e sindacati discutono, cooperano ma anche trovano accordi – sia collettivi che bilaterali – con le rispettive associazioni nazionali per consentire al nostro settore di prosperare a beneficio di tutte le parti interessate coinvolte, compresi gli appassionati di calcio”.

Il segretario generale della Fifpro Jonas Baer-Hoffmann ha dichiarato: “In un momento di cambiamenti imminenti che può cambiare profondamente il calcio, il gioco ha un disperato bisogno e merita equità e governance inclusiva. Lavoreremo a stretto contatto con le leghe europee per costruire un altro gioco sostenibile seguendo i principi di questo manifesto. Questi principi hanno bisogno anche di una riflessione urgente da parte di altri portatori di interessi per contribuire a un sistema di governance che stabilisca la proprietà condivisa e la gestione del calcio”.

CLICCA QUI per leggere il Manifesto.

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