LE PAROLE DI MISTER MAZZARRI ALLA VIGILIA DI CAGLIARI-TORINO

Vigilia di Cagliari-Torino, i rossoblù reduci da tre risultati utili consecutivi devono approcciare l’ennesima finale e mister Walter Mazzarri mette l’obiettivo nel mirino. “Stiamo crescendo, penso che si sia visto nelle ultime uscite. Questo perché abbiamo avuto più tempo di lavorare sul campo e conoscerci reciprocamente affinando tanti aspetti. Dobbiamo migliorare a livello difensivo, su alcune situazioni-chiave, per non concedere nulla o quasi e riuscire così a sviluppare meglio il nostro gioco”.

ATTENZIONE E SPINTA DEI TIFOSI
“Il Cagliari deve recuperare terreno, la classifica è ancora deficitaria, penso che la crescita passi per la solidità difensiva e non a caso dopo la gara di Verona la nota più lieta è stata non avere subito gol, anche perché l’Hellas tra le mura amiche aveva mietuto vittime illustri. Dobbiamo ripartire da lì e dalla spinta dei nostri tifosi, che nelle ultime settimane ci stanno sostenendo con sempre maggiore forza e possono davvero rappresentare un’arma in più. Bisogna poi puntare a migliorare anche la fase offensiva perché la salvezza passa necessariamente da quello. E devo dire che al Bentegodi, così come contro Salernitana e Sassuolo, i presupposti erano stati creati pur mancando l’ultimo guizzo. Non basta, ma la strada è giusta e dobbiamo crederci”.

LA GIUSTA MENTALITÀ
“Faccio un plauso ai ragazzi che volontariamente hanno sposato l’idea del ritiro, perché vuol dire che hanno avuto una ulteriore presa di coscienza e responsabilità molto significative. Stavamo valutando con la società se andare o meno in ritiro e siamo stati anticipati positivamente dalla squadra. Significa che c’è l’atteggiamento giusto per andare in campo domani facendo attenzione al dettaglio, capendo di cosa c’è bisogno ed evitando ogni tipo di disattenzione che a questo livello paghi a caro prezzo”.

DUTTILITÀ E LAVORO SUL CAMPO
“Stiamo lavorando su varie situazioni, diversi elementi hanno guadagnato spazio in corsa, perché all’inizio magari erano un po’ indietro rispetto ad altri. Questo significa che tutti possono avere l’opportunità per dire la propria, abbiamo molti calciatori di livello e sta a ciascuno di loro dare tutto per portare il proprio mattoncino alla causa. Dal punto di vista tattico o tecnico i numeri lasciano il tempo che trovano, ciò che conta è la condizione atletica e mentale, a quel punto si possono oliare i meccanismi sfruttando anche la duttilità di determinati giocatori, indipendentemente che si giochi col doppio trequartista, la difesa a tre o a quattro, la mediana in linea o a rombo. Dalbert? Parliamo di un giocatore importante, al quale non a caso ho dato spazio, avendo lui qualità e capacità di giocare sia da mezzala che da esterno alto, se è al top può darci tanto”.

LE INSIDIE GRANATA
“Una squadra forte che sta dimostrando di avere qualità importanti. Conosco bene Bremer, match-winner dell’ultima all’Unipol Domus: arrivò dal Brasile e doveva crescere parecchio. Ci lavorai tanto, ora è diventato un calciatore di livello sia come difensore sia come regista arretrato, grazie a piedi educati, e come incursore sui calci piazzati. Noi dovremo essere bravi a fare quanto prepariamo, con intensità e caparbietà, speriamo anche di avere un po’ di fortuna in più per evitare le brutte beffe che ci sono costate troppi punti soprattutto in alcune gare casalinghe di questa stagione”.

SERATA DA EX
“Il Torino per me rappresenta il ricordo di un’avventura molto bella, come tutte le cose è poi finita ma non si può dimenticare quello che abbiamo fatto insieme, penso alla stagione-record per la storia granata con 63 punti e l’approdo in Europa League. Ora però il presente si chiama Cagliari, c’è una sfida importantissima da vincere e voglio dare tutto me stesso per unirmi alla società, ai ragazzi, alla gente, così da vincerla”.

(Foto LaPresse)

www.cagliaricalcio.com

Vigilia di Cagliari-Torino, i rossoblù reduci da tre risultati utili consecutivi devono approcciare l’ennesima finale e mister Walter Mazzarri mette l’obiettivo nel mirino. “Stiamo crescendo, penso che si sia visto nelle ultime uscite. Questo perché abbiamo avuto più tempo di lavorare sul campo e conoscerci reciprocamente affinando tanti aspetti. Dobbiamo migliorare a livello difensivo, su alcune situazioni-chiave, per non concedere nulla o quasi e riuscire così a sviluppare meglio il nostro gioco”.

ATTENZIONE E SPINTA DEI TIFOSI
“Il Cagliari deve recuperare terreno, la classifica è ancora deficitaria, penso che la crescita passi per la solidità difensiva e non a caso dopo la gara di Verona la nota più lieta è stata non avere subito gol, anche perché l’Hellas tra le mura amiche aveva mietuto vittime illustri. Dobbiamo ripartire da lì e dalla spinta dei nostri tifosi, che nelle ultime settimane ci stanno sostenendo con sempre maggiore forza e possono davvero rappresentare un’arma in più. Bisogna poi puntare a migliorare anche la fase offensiva perché la salvezza passa necessariamente da quello. E devo dire che al Bentegodi, così come contro Salernitana e Sassuolo, i presupposti erano stati creati pur mancando l’ultimo guizzo. Non basta, ma la strada è giusta e dobbiamo crederci”.

LA GIUSTA MENTALITÀ
“Faccio un plauso ai ragazzi che volontariamente hanno sposato l’idea del ritiro, perché vuol dire che hanno avuto una ulteriore presa di coscienza e responsabilità molto significative. Stavamo valutando con la società se andare o meno in ritiro e siamo stati anticipati positivamente dalla squadra. Significa che c’è l’atteggiamento giusto per andare in campo domani facendo attenzione al dettaglio, capendo di cosa c’è bisogno ed evitando ogni tipo di disattenzione che a questo livello paghi a caro prezzo”.

DUTTILITÀ E LAVORO SUL CAMPO
“Stiamo lavorando su varie situazioni, diversi elementi hanno guadagnato spazio in corsa, perché all’inizio magari erano un po’ indietro rispetto ad altri. Questo significa che tutti possono avere l’opportunità per dire la propria, abbiamo molti calciatori di livello e sta a ciascuno di loro dare tutto per portare il proprio mattoncino alla causa. Dal punto di vista tattico o tecnico i numeri lasciano il tempo che trovano, ciò che conta è la condizione atletica e mentale, a quel punto si possono oliare i meccanismi sfruttando anche la duttilità di determinati giocatori, indipendentemente che si giochi col doppio trequartista, la difesa a tre o a quattro, la mediana in linea o a rombo. Dalbert? Parliamo di un giocatore importante, al quale non a caso ho dato spazio, avendo lui qualità e capacità di giocare sia da mezzala che da esterno alto, se è al top può darci tanto”.

LE INSIDIE GRANATA
“Una squadra forte che sta dimostrando di avere qualità importanti. Conosco bene Bremer, match-winner dell’ultima all’Unipol Domus: arrivò dal Brasile e doveva crescere parecchio. Ci lavorai tanto, ora è diventato un calciatore di livello sia come difensore sia come regista arretrato, grazie a piedi educati, e come incursore sui calci piazzati. Noi dovremo essere bravi a fare quanto prepariamo, con intensità e caparbietà, speriamo anche di avere un po’ di fortuna in più per evitare le brutte beffe che ci sono costate troppi punti soprattutto in alcune gare casalinghe di questa stagione”.

SERATA DA EX
“Il Torino per me rappresenta il ricordo di un’avventura molto bella, come tutte le cose è poi finita ma non si può dimenticare quello che abbiamo fatto insieme, penso alla stagione-record per la storia granata con 63 punti e l’approdo in Europa League. Ora però il presente si chiama Cagliari, c’è una sfida importantissima da vincere e voglio dare tutto me stesso per unirmi alla società, ai ragazzi, alla gente, così da vincerla”.

(Foto LaPresse)

www.cagliaricalcio.com

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