ROMERO: “IL VENEZIA NON È SOLO UN CLUB, È UNA FAMIGLIA”

Il Direttore Sportivo del Venezia FC Mattia Collauto ha presentato alla stampa il nuovo portiere degli arancioneroverdi, spiegando i motivi che hanno spinto il club a puntare su Sergio Romero.

“Alla base di questa decisione – ha spiegato il ds lagunare – vi è la necessità di dover poter sopperire alle non perfette condizioni fisiche degli altri estremi difensori in rosa Maempaa e Lezzerini. Questa situazione ci ha portato ad una necessità di tutela in quel ruolo che, complice la disponibilità di un giocatore di livello mondiale come Romero, si è trasformata in un’opportunità, consci anche di un gruppo come quello del Venezia che ne favorirà l’ambientamento.”

Queste le prime parole di Sergio Romero in arancioneroverde:

“La squadra mi è piaciuta subito, è piena di giovani a cui voglio dare una mano, sono pieni di energia e questo dà la carica anche a me. È una società splendida con una squadra che ha tutte le carte in regola per rimanere in Serie A. Fisicamente sto bene, mi sono allenato per tutto l’anno con il Manchester United, e successivamente l’ho fatto anche con il mio preparatore per due mesi in Argentina. Mi sento lo stesso che è arrivato alla Sampdoria e che poi è approdato al Manchester United.

Volevo tonare in Italia, sono partito sei anni fa per l’Inghilterra ma ho sempre seguito il campionato italiano, è indubbiamente molto migliorato nel corso di questi anni. Noi vogliamo fare vedere a tutti le qualità del Venezia, non vogliamo arrivare alla fine a giocarci la salvezza, anzi il l’obiettivo per una squadra con queste qualità dovrebbe essere quello di arrivare a metà classifica, ed io voglio indubbiamente aiutare ad indirizzare la squadra su questa strada, rimanere in Serie A e permettere alla società di diventare grande. Insomma vogliamo goderci la Serie A e non soffrirla, e abbiamo sicuramente i giocatori e i mezzi per poterlo fare. Uno dei motivi che poi mi ha spinto a scegliere questa squadra, è che il il Venezia non è solo un club come può essere invece il Manchester, ma è una famiglia.

Non so se sarò già titolare con la Fiorentina, è una cosa che deve decidere il Mister. Io ho fatto solo un allenamento, peraltro con dei giocatori che mi sembrano delle persone meravigliose. La cosa che posso affermare con certezza è che io sto bene e che ho una gran voglia di giocare, se il mister dunque mi metterà in campo mi troverà sicuramente pronto, per il resto io sono a disposizione dell’allenatore e della squadra per aiutarla in qualsiasi modo.

È la settima volta che vengo a Venezia, a mia moglie piace molto, ci siamo stati cinque volte da turisti, quindi direi che la conosco abbastanza, ci siamo fatti anche degli anche amici in città. Peraltro un giorno mentre eravamo qui a Venezia mia moglie mi ha detto “ma qui non c’è una squadra di calcio? Se ci fosse potresti venire a giocare qui”, ed oggi eccomi qui, ci stavo pensando giusto l’altro giorno. È indubbiamente una delle città più belle al mondo e soprattutto è unica, come lo sarà andare allo stadio in barca. È un’esperienza che voglio godermi in ogni parte, sia fuori dal campo, che al suo interno: ho 34 anni, ho esperienza ma non mollo mai, ed essere in mezzo ai giovani come dicevo mi regala una voglia incredibile.”

(Foto veneziafc.it)

www.veneziafc.it

Il Direttore Sportivo del Venezia FC Mattia Collauto ha presentato alla stampa il nuovo portiere degli arancioneroverdi, spiegando i motivi che hanno spinto il club a puntare su Sergio Romero.

“Alla base di questa decisione – ha spiegato il ds lagunare – vi è la necessità di dover poter sopperire alle non perfette condizioni fisiche degli altri estremi difensori in rosa Maempaa e Lezzerini. Questa situazione ci ha portato ad una necessità di tutela in quel ruolo che, complice la disponibilità di un giocatore di livello mondiale come Romero, si è trasformata in un’opportunità, consci anche di un gruppo come quello del Venezia che ne favorirà l’ambientamento.”

Queste le prime parole di Sergio Romero in arancioneroverde:

“La squadra mi è piaciuta subito, è piena di giovani a cui voglio dare una mano, sono pieni di energia e questo dà la carica anche a me. È una società splendida con una squadra che ha tutte le carte in regola per rimanere in Serie A. Fisicamente sto bene, mi sono allenato per tutto l’anno con il Manchester United, e successivamente l’ho fatto anche con il mio preparatore per due mesi in Argentina. Mi sento lo stesso che è arrivato alla Sampdoria e che poi è approdato al Manchester United.

Volevo tonare in Italia, sono partito sei anni fa per l’Inghilterra ma ho sempre seguito il campionato italiano, è indubbiamente molto migliorato nel corso di questi anni. Noi vogliamo fare vedere a tutti le qualità del Venezia, non vogliamo arrivare alla fine a giocarci la salvezza, anzi il l’obiettivo per una squadra con queste qualità dovrebbe essere quello di arrivare a metà classifica, ed io voglio indubbiamente aiutare ad indirizzare la squadra su questa strada, rimanere in Serie A e permettere alla società di diventare grande. Insomma vogliamo goderci la Serie A e non soffrirla, e abbiamo sicuramente i giocatori e i mezzi per poterlo fare. Uno dei motivi che poi mi ha spinto a scegliere questa squadra, è che il il Venezia non è solo un club come può essere invece il Manchester, ma è una famiglia.

Non so se sarò già titolare con la Fiorentina, è una cosa che deve decidere il Mister. Io ho fatto solo un allenamento, peraltro con dei giocatori che mi sembrano delle persone meravigliose. La cosa che posso affermare con certezza è che io sto bene e che ho una gran voglia di giocare, se il mister dunque mi metterà in campo mi troverà sicuramente pronto, per il resto io sono a disposizione dell’allenatore e della squadra per aiutarla in qualsiasi modo.

È la settima volta che vengo a Venezia, a mia moglie piace molto, ci siamo stati cinque volte da turisti, quindi direi che la conosco abbastanza, ci siamo fatti anche degli anche amici in città. Peraltro un giorno mentre eravamo qui a Venezia mia moglie mi ha detto “ma qui non c’è una squadra di calcio? Se ci fosse potresti venire a giocare qui”, ed oggi eccomi qui, ci stavo pensando giusto l’altro giorno. È indubbiamente una delle città più belle al mondo e soprattutto è unica, come lo sarà andare allo stadio in barca. È un’esperienza che voglio godermi in ogni parte, sia fuori dal campo, che al suo interno: ho 34 anni, ho esperienza ma non mollo mai, ed essere in mezzo ai giovani come dicevo mi regala una voglia incredibile.”

(Foto veneziafc.it)

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